Autore: Tezuka Osamu
Anno di pubblicazione: 1974
Numero di volumi: 1
Edizione consultata: Tezuka Osamu Manga Zenshū (vol.247)
Editore: Kōdansha
Tra i quattrocento volumi della Raccolta completa dei manga di Tezuka Osamu, ce ne è uno poco studiato dalla critica ufficiale, ma più interessante, a mio avviso, di molte altre opere del maestro. Sto parlando di Nihon Hakkyō (Giappone folle), una serie pubblicata dal 1974 sulle pagine della rivista «Kō ichi kōsu» fino al marzo del 1975. Molti autori di manga (vecchia e nuova generazione) sembra esauriscano la propria vena creativa con un’unica opera, quella che li ha portati al successo immediato e duraturo: non sono pochi, infatti, i casi di mangaka che dopo i fasti di una serie non sono stati più in grado di ideare storie altrettanto appetibili per il pubblico. In pratica, come se le idee si fossero del tutto esaurite e concentrate in quell’unica serie. Leggendo invece i manga di Tezuka non si può rimanere indifferenti di fronte alla fertile immaginazione di un uomo che, nel corso della sua lunga carriera, ha prodotto più di 700 storie, rinnovandosi di continuo e con risultati originali e sorprendenti.
Giappone folle rientra proprio tra queste opere: innovativa da un punto di vista del plot e accattivante sotto il profilo artistico. Partendo dall’interrogativo “Cosa succede nel regno dei morti?”, Tezuka costruisce una storia in bilico tra fantascienza e SF, in un mondo in cui è possibile stabilire un contatto diretto tra esseri umani e spettri. Niente fantasmi con le catene o con i lenzuoli addosso, ovviamente, ma figure più simili ad ectoplasmi. A svolgere il ruolo di medium tra questo e l’altro mondo troviamo Kitamura Ichirō, chiamato da tutti Icchi, un giovane studente iscritto alla scuola serale. Un giorno, di ritorno a casa dopo le lezioni, si imbatte in una processione notturna di spettri: Icchi è sconvolto e vorrebbe confidarsi con qualcuno, sicuro però che nessuno presterà fede alle sue parole.
L’incontro con il giovane reporter Honda, anche lui alle prese con strani fenomeni paranormali, li porta a collaborare per far luce sulla vicenda. Ma troppi avvenimenti accadono in un breve lasso di tempo: Honda rimane vittima di un incidente, Ichirō si innamora di Kurumi - un ectoplasma con le sembianza di una liceale - e Honda, dal mondo dei morti (e non solo) si mette in contatto con Ichirō per raccontargli tutti i dettagli della vita nell’aldilà. Quando però Kurumi viene rapita da alcuni strani esseri vestiti di nero che la riportano in un “campo di concentramento” nel regno dei morti, Ichirō è disposto a tutto pur di riaverla. E così inizia il viaggio di Ichirō da morto nel regno dei morti, tra guerre e fughe di spettri pronti a tutto pur di ritornare sulla Terra e sottrarsi all’oppressione. Ma saprà il Giappone accogliere 78502300 ectoplasmi, o saranno l’incomunicabilità e la paura folle e irrazionale degli esseri umani ad avere il sopravvento? Il Giappone impazzirà? E che fine faranno tutti gli spettri ormai arrivati in Giappone?
L’incontro con il giovane reporter Honda, anche lui alle prese con strani fenomeni paranormali, li porta a collaborare per far luce sulla vicenda. Ma troppi avvenimenti accadono in un breve lasso di tempo: Honda rimane vittima di un incidente, Ichirō si innamora di Kurumi - un ectoplasma con le sembianza di una liceale - e Honda, dal mondo dei morti (e non solo) si mette in contatto con Ichirō per raccontargli tutti i dettagli della vita nell’aldilà. Quando però Kurumi viene rapita da alcuni strani esseri vestiti di nero che la riportano in un “campo di concentramento” nel regno dei morti, Ichirō è disposto a tutto pur di riaverla. E così inizia il viaggio di Ichirō da morto nel regno dei morti, tra guerre e fughe di spettri pronti a tutto pur di ritornare sulla Terra e sottrarsi all’oppressione. Ma saprà il Giappone accogliere 78502300 ectoplasmi, o saranno l’incomunicabilità e la paura folle e irrazionale degli esseri umani ad avere il sopravvento? Il Giappone impazzirà? E che fine faranno tutti gli spettri ormai arrivati in Giappone?
In un manga dal finale poetico (che l’autore stesso definisce illogico, sullo stile di quelli dello scrittore di fantascienza Tsutsui Yasutaka), Tezuka trova spazio anche per l’ironia e l’umorismo. Nella redazione in cui lavora Honda, per esempio, ci sono quattro assistenti che hanno le fattezze e i nomi dei mangaka Akatsuka, Ishinomori e del duo Fujiko Fujio; mentre tra gli ectoplasmi desiderosi di ritornare nel regno dei vivi troviamo Beethoven, Marilyn Monroe, Kunisada Chūji e lo scrittore Dazai Osamu che pensa già al prossimo suicidio prima ancora di essere tornato in vita sulla Terra.



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