# Obituary: Hirai Kazumasa

A causa di un’acuta insufficienza cardiaca, si è spento sabato 17 gennaio, all’età di 76 anni, il celebre scrittore e sceneggiatore Hirai Kazumasa.

Nato il 13 maggio del 1938 a Yokosuka, nella prefettura di Kanagawa, Hirai Kazumasa si interessa al fumetto e alla scrittura sin dalla più tenera età. Come tutti i ragazzi della sua generazione, subisce l’influenza di Tezuka Osamu (1928-89) e sogna di diventare uno scrittore. Nel 1959 pubblica il suo primo romanzo su «Hakumon Bungaku», la rivista letteraria della Chuo University. Oltre a mettere in luce il suo talento, questo esordio letterario gli offre la possibilità di esplorare i generi narrativi da lui più amati, l’hard-boiled e la science fiction (SF).

8 man (da pronunciare “Eito man”) è il titolo che nel 1963 segna il suo ingresso nel mondo del manga in coppia col disegnatore Kuwata Jirō (n.1935). Pubblicato sulle pagine di «Shūkan Shōnen Magazine», 8 man ottiene una popolarità immediata, tanto da spingere la TBS a realizzare una serie televisiva che andrà in onda tra il 1963 e il 1964. Complice il fatto di essere tra i primi supereroi nella storia dello shōnen manga, 8 man riesce in breve tempo a conquistarsi le simpatie di una grossa fetta di pubblico e si pone subito a fianco di altri beniamini dei più piccoli, da Tetsuwan Atomu a Tetsujin 28-go. 

La fruttuosa collaborazione con Kuwata Jirō si consolida negli anni con Erīto (Elite, 1965), Chōken Rīpu (Leap, il cane robot, 1965-67) e Desu hantā (Death hunter, 1969). 

Conosciuto e acclamato per alcune serie di romanzi, Hirai Kazumasa ne realizza anche la sceneggiatura per le versioni a fumetti. Tra queste è doveroso ricordare Urufu gai (Wolf guy, 1970-71) con i disegni di Sakaguchi Hisashi (1946-1995) e Genma taisen (La grande guerra contro i Genma), realizzato in collaborazione con Ishinomori Shōtarō (1938-1998). Sempre a Kazumasa si deve la sceneggiatura della versione giapponese di Supaidā Man (Spider-Man, 1970-71) in coppia con Ikegami Ryōichi (n.1944), pubblicata sulle pagine di «Gekkan Bessatsu Shōnen Magazine».