Autore: Kodama Yuki
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di volumi: 1 (in
prosecuzione)
Edizione consultata: Flower
Comics α
Editore: Shōgakukan
Trama:
Minegishi Hotaruko è una ragazza introversa, un po’ fredda e
distaccata, appena trasferitasi da un liceo di Tōkyō. Hikaru, invece, è un suo
compagno di classe con la passione per la danza owara.
La storia è ambientata a Yatsuo, una cittadina nella prefettura
di Toyama famosa per un matsuri (chiamato
kaze no bon), una festa tradizionale
che si svolge ogni anno a settembre. In cosa consiste questo matsuri? Tutti gli abitanti, nessuno
escluso, si sentono coinvolti nell’evento e dopo aver indossato uno yukata e un sugegasa (cappello a cono di paglia) danzano lungo le strade cittadine
al ritmo di canzoni, accompagnati dal suono dello shamisen.
Anche nel liceo frequentato da Hotaruko e Hikaru fervono i preparativi
e tutti gli studenti si esercitano in vista di una possibile esibizione. Hotaruko,
però, si rifiuta di allenarsi con i compagni di classe e professa il suo
completo disinteresse per quel genere di danza, alimentando al contempo dicerie
e antipatie sul suo conto. Un giorno, però, Hikaru la sorprende mentre danza da
sola in un’aula e rimane colpito dal suo talento. Come si spiega, allora, il
suo rifiuto di allenarsi con i compagni? Si tratta davvero di paura a esibirsi
in pubblico? Il mistero di infittisce quando Hikaru scopre il complesso e
delicato rapporto che sembra unire Hotaruko e Madoka, un vicino che lui chiama
“zio” e che considera come un secondo padre. Lei sembra esserne innamorata da
tempo, ma Madoka? All’improvviso, tutti questi segreti sembrano gettare nuova
luce su un uomo che Hikaru credeva di conoscere bene.
Considerazioni:
La storia sembra svilupparsi partendo dalle stesse premesse di Sakamichi no Aporon: una città di
provincia, un nuovo studente (in questo caso una ragazza), amori che si
incrociano senza mai sfiorarsi e passioni che infuocano gli animi (prima il
jazz, adesso le danze tradizionali). Il manga sembra focalizzarsi su quattro
figure (Hotaruko, Hikaru, Madoka e Rio) e sulle intricate situazioni che si
vengono a creare tra loro. E’ ancora prematuro sbilanciarsi sulla storia, ma va
detto che sin dall’inizio cattura e coinvolge. Certo, al momento l’originalità
non sembra essere il punto di forza del manga, ma è sorprendente notare che
dietro un canovaccio narrativo a dir poco abusato, riesce a emergere il talento
di Kodama Yuki, la sua capacità di raccontare una storia plausibile e
coinvolgente, con i giusti tempi, con le dovute pause e con uno stile asciutto
e incisivo. Una serie, insomma, che promette bene.
Una piccola curiosità: la città di Yatsuo si è trovata al centro
di una rinnovata popolarità grazie a questo manga. Stando a un articolo del Toyama Shinbun (06/08/2013), il successo
del manga potrebbe richiamare nuovi turisti, soprattutto giovani, e ridare
linfa vitale all’economia della città (non a caso, le agenzie viaggi sono alle
prese con tour promozionali di Toyama e dintorni). Anche le aspettative della
casa editrice Shōgakukan sembrano essere alte ed è palese anche la volontà di
bissare la popolarità di Sakamichi no
Aporon. La prima tiratura la dice lunga: 45mila copie e una prima ristampa
in dirittura d’arrivo. Sarà in grado la Kodama di sfornare un nuovo successo?
Siamo in tanti a sperarlo.



Promette molto bene^^
RispondiEliminaL'ho divorato il primo numero.. ora mi tocca aspettare chissà quanto per il secondo!
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