Pagine

mercoledì 29 febbraio 2012

"Eroica" di Ikeda Riyoko


Autore: Ikeda Riyoko
Anno di pubblicazione: 1986
Numero di volumi: 14
Edizione consultata: Chūkō Comikku Sūri
Editore: Chūōkōronsha

Ikeda Riyoko (n.1947) disegna per la prima volta Napoleone Bonaparte in alcune tavole di Berusaiyu no bara (Le rose di Versailles, 1972-73) e in cuor suo decide che, prima o poi, scriverà un manga incentrato sulla figura dell’Imperatore dei francesi. Visto il successo de Le rose di Versailles e l’interesse suscitato, quasi inspiegabilmente, da un manga a tematica storica, la Ikeda ipotizza la realizzazione di una serie dedicata a Napoleone, ma abbandona presto l’idea. Motivo? Poca fiducia nelle proprie capacità artistiche e nelle proprie conoscenze storiche per poter gestire un tema così complesso e sfaccettato. Il progetto, però, viene soltanto accantonato, in attesa del momento giusto che arriva nel 1986, quando la rivista «Fujin Kōron» ospita il primo episodio di una serie dal titolo Eikō no Naporeon – Eroica (La gloria di Napoleone – Eroica, 1986-1995). La Ikeda non arriva certo impreparata al progetto, anzi, nel corso degli anni affina il tratto e matura il suo approccio alla materia storica con titoli importanti come Orufeusu no mado (La finestra di Orfeo, 1975-1981) e Jotei Ekaterīna (L’imperatrice Caterina, 1982-84). Quella che sarebbe potuta essere una rivisitazione in chiave shōjo manga della vita di Napoleone (edulcorata, magari romanzata all’estremo e forsennatamente ancorata alle traversie amorose del generale corso), diventa una meticolosa ricostruzione storica della sua ascesa militare e politica.
Come attirare, però, le attenzioni delle lettrici adulte di «Fujin Kōron», una rivista di informazione, ma anche letteraria e di costume? Erano passati tredici anni dalla fine di Berusaiyu no bara e insieme con la Ikeda erano cresciute anche le lettrici che la seguivano sulle pagine di «Margaret»: l’escamotage consisteva nel creare un tramite tra quel pubblico e la sua nuova serie. Ecco quindi che si ripresentano sulla scena tre dei personaggi principali sopravvissuti alla Rivoluzione (Alain, Bernard e Rosalie), pronti ad accompagnare le stesse lettrici di un tempo in un nuovo capitolo della storia francese. Tralasciando alcuni personaggi mai esistiti, frutto della fantasia della Ikeda, Eroica affronta con scrupolosa analisi la vita di Napoleone Bonaparte e di tutti i personaggi che gravitano attorno alla sua figura: tra questi, Paul Barras (1755-1829), Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord (1754-1838), Joséphine de Beauharnais (1763-1814), Joseph Fouché (1759-1820) e le varie teste coronate di mezza Europa. È sorprendente notare come la Ikeda sia riuscita a creare una struttura narrativa coerente e coesa, a gestire egregiamente un contesto storico difficile e tormentato (1795-1821), a presentare un ritratto imparziale di Napoleone dai suoi primi incarichi fino alla disfatta di Waterloo. A una puntigliosa ricostruzione storica in cui non mancano dettagliate informazioni su schieramenti, tattiche belliche e assetti delle truppe, la Ikeda affianca una meticolosa rappresentazione degli esterni e degli interni dei palazzi, degli intarsi e delle decorazioni della mobilia, delle varie fogge delle uniformi dei soldati. I personaggi femminili, poi, le offrono l’opportunità di strizzare l’occhio alla moda, al lato più glamour, grazie agli abiti in stile impero sfoggiati da Joséphine Bonaparte, alle acconciature e agli accessori. Ulteriore esempio è Maria Walewska (1786-1817), l’amante polacca di Napoleone: la Ikeda la raffigura nella stessa posa, con gli stessi abiti e con la stessa acconciatura con cui il pittore François Pascal Simon Gérard (1770-1837) la ritrae in una tela del 1812. Dopotutto, l’idea di servirsi di celebri dipinti per fotografare un momento storico ritorna con frequenza all’interno del manga, tra questi L’incoronazione di Napoleone (1808) a opera di Jacques-Louis David (1748-1825), Il matrimonio di Napoleone I (1810) di Georges Rouget (1783-1869), Napoleone e il ritorno dall’isola d’Elba (1815) di Carl von Steuben (1788-1856), fino al celeberrimo Il Primo console supera le Alpi al Gran San Bernardo (1800) sempre di Jacques-Louis David. Sembra che la Ikeda abbia preferito puntare maggiormente l’attenzione su un rigore storico assente in Berusaiyu no bara, forse a discapito di una visione romanzata della vicenda, ma nonostante tutto affascinante e coinvolgente. Un compito egregiamente svolto, sontuoso. Nove anni di lavoro per un titolo che celebra la figura di Napoleone e al quale Ludwig  van Beethoven (1770-1827) aveva dedicato (salvo poi pentirsene) la Sinfonia n.3 detta “Eroica”, un nome non a caso scelto come titolo del manga. Proprio grazie a Eroica e al suo contributo per la diffusione della storia francese, nel 2008 la Ikeda riceve dalla Repubblica Francese la più alta onorificenza, la Légion d'honneur (Legion d’onore), un ordine cavalleresco istituito proprio da Napoleone nel 1802: da una parte la Ikeda celebra Napoleone, dall’altra viene celebrata indirettamente da Napoleone. E il cerchio si chiude.


La versione in lingua italiana (12 voll.) è pubblicata da Magic Press.

2 commenti:

  1. Mi ispirava ma non avevo bene idea del contenuto. Mi hai convinta, adesso è nella mia wishlist (adoro le serie storiche) ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contento di esserti stato utile con la mia recensione. Se ti piacciono le serie storiche, credo proprio che "Eroica" faccia al caso tuo.Fammi poi sapere se ti è piaciuta o meno!

      Elimina