Autore: Tezuka Osamu
Anno di pubblicazione: 1970
Numero di volumi: 3
Edizione consultata: Tezuka Osamu Manga Zenshū (vol.35-36-37)
Editore: Kōdansha
Il protagonista della
storia, Chikaishi Shōgo, è un giovane scapestrato con comportamenti sadici e violenti. Ogni qual volta gli capiti di osservare animali in atteggiamenti
amorosi, il suo istinto lo porta a ucciderli entrambi o a godere nell’osservare
la tristezza negli occhi di chi viene risparmiato. Fino al giorno in cui, colto
in fallo, viene rinchiuso in un istituto psichiatrico e sottoposto alle cure del
dottor Enoki. Un primo elettroshock lo porta in un luogo misterioso al cospetto
di una dea che pronuncia il suo verdetto: il ragazzo conoscerà l’amore a ogni
sua reincarnazione, ma alla stregua di quello di Apollo e Dafne, sarà destinato
a scomparire nel momento esatto in cui la sua mano sfiorerà per la prima volta
il corpo dell’amata. Uno dei due amanti o tutti e due saranno destinati alla
morte in un ciclo perenne di rinascite. Ed eccolo giovane ufficiale nazista
innamorato di una ragazza ebrea; pilota caduto in un’isola deserta con una
reporter; umano in un Giappone del futuro abitato da umanoidi. Cosa si cela
dietro il sadico comportamento del giovane? Perché non riesce a credere
nell’amore? La risposta viene svelata al lettore sin dalle prime pagine. Figlio
di una donna lasciva circondata da mille amanti, Shōgo non ha mai capito il
significato della parola “amore” e quegli atteggiamenti di rabbia compulsiva
non sono altro che le valvole di sfogo per un sentimento d’amore tanto
ricercato ma mai ricevuto.
Considerazioni
Considerazioni
Pochi manga possono vantare un inizio come quello che Tezuka Osamu (1928-1989) ci offre con il suo Aporo no uta (La canzone di Apollo). Cinquecento milioni di spermatozoi disposti a tutto pur di raggiungere l’agognata meta, l’ovulo da fecondare: giovani guerrieri in competizione per raggiungere la bellissima regina, pronta ad accogliere il primo di loro che la sfiorerà. Con questa spettacolare metafora, Tezuka cerca di spiegare ai suoi giovani lettori cosa si nasconde dietro il mistero della nascita e della sessualità e lo fa, come al solito, a modo suo.
Pubblicato a puntate nel 1970 sulle pagine della rivista «Shōnen King», La canzone di Apollo si inserisce in un delicato momento della carriera di Tezuka, sempre alla ricerca di nuove strade espressive e quindi pronto a recepire le nuove istanze del pubblico e i trend del mercato editoriale. Sono anni difficili per l’autore: il suo stile sembra non raccogliere più il favore delle nuove generazioni e la sua carriera ne risente. Ecco perché, cercando di cavalcare l’onda del successo di titoli a sfondo erotico come Harenchi Gakuen (Scuola senza pudore, 1968-72) di Nagai Gō (n.1945), anche Tezuka decide di affrontare l’argomento. A differenza degli ecchi manga (conosciuti in Giappone con il termine "oiroke manga"), Tezuka preferisce orientarsi sul genere del seikyōiku manga, fumetti dal chiaro intento educativo (seikyōiku significa “educazione sessuale”), ma scevri di ogni pretesa didascalica/nozionistica. Nessun ammiccamento sessuale, nessuna nudità esibita solo per la curiosità dei lettori come accadeva invece nelle opere di Nagai. L’interesse di Tezuka si sposta sull’amore, sulla sessualità e sulla procreazione. In poche parole, informazione e intrattenimento. All’interno della stessa categoria troviamo anche un altro interessante titolo di Tezuka, forse un po’ più controverso ma datato sempre 1970: Yakeppachi no Maria (Maria di Yakeppachi).
Ben vengano opere del
genere, soprattutto se nate dietro una “presunta” crisi creativa. Tezuka
gestisce con innata bravura un plot a incastri, diviso tra presente e futuro, e
non dimentica di toccare quei temi a lui tanto cari come l’ecologia e l’inquinamento,
arrivando perfino a ipotizzare un’isola utopica in cui animali ed esseri umani
convivono pacificamente gli uni con gli altri. Considerata,
erroneamente, un’opera minore di Tezuka, La canzone di Apollo, invece, è uno dei più interessanti casi di
sperimentazione narrativa, in cui oltre a una grafica accattivante si unisce
uno storytelling veloce e
incalzante, difficilmente riscontrabile nelle produzioni delle nuove
generazioni di mangaka.



Nessun commento:
Posta un commento