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lunedì 3 settembre 2012

"Yamamoto mimikaki-ten" di Abe Yarō


Autore: Abe Yarō
Anno di pubblicazione: 2004
Numero di volumi: 1
Edizione consultata: Big Comic Special
Editore: Shōgakukan


Forse nemmeno il suo autore, Abe Yarō, avrebbe mai immaginato il successo di pubblico e critica riscosso da Shinya shokudō (Ristorante notturno, 2006-), un manga ancora in corso di pubblicazione sulle pagine di «Big Comic Original»: due prestigiosi riconoscimenti [migliore serie a fumetti alla 55^ edizione del “Premio Shōgakukan” (Shōgakukan manga-shō) e Gran Premio assegnato nel 2010 dall’”Associazione mangaka giapponesi” (Nihon mangaka kyōkaishō)], una candidatura nel 2009 per il “Gran premio dei manga” (Manga taishō) e una trasposizione sul piccolo schermo con un terebi dorama andato in onda per due stagioni tra il 2009 e il 2011.
Nel tentativo, forse non troppo celato, di far conoscere altri lavori di questo autore improvvisamente popolare, la casa editrice Shōgakukan decide di pubblicare nel 2010 un volume monografico dal titolo Yamamoto mimi kaki-ten (Pulizia orecchie Yamamoto), un’opera apparsa tra il 2004 e il 2010 sempre sulle pagine di «Big Comic Original». Il primo racconto della raccolta rappresenta il debutto artistico di Abe, il trampolino di lancio che gli assicura nel 2003 il premio come miglior artista esordiente alla 53^ edizione del premio Shōgakukan. Abbandonata la sua carriera, ormai quasi ventennale, da colletto bianco in un’agenzia pubblicitaria, Abe è finalmente pronto a inseguire il suo sogno di gioventù. La pubblicazione di Yamamoto mimi kaki-ten, però, prosegue a singhiozzi (dieci episodi in sei anni) [1], complice l’apertura nel 2006 di un negozio di mimi kaki (pulizia delle orecchie) chiamato proprio Yamamoto mimi kaki-ten [2]. Troppe coincidenze per essere solo una “coincidenza”? Sta di fatto che se da una parte il manga viene presto dimenticato forse a causa di una pubblicazione aperiodica, il negozio conosce un’improvvisa popolarità. A tal proposito, il commento di Abe è piuttosto esaustivo: “A livello legale sembrava non ci fosse alcun tipo di problema, ma come autore, non ero affatto contento”[3]. La peculiarità del negozio è tale che in breve tempo anche la stampa e la televisione iniziano a interessarsi al fenomeno e, complice il successo, si rende necessaria l’apertura di nuove filiali per far fronte a una domanda in continua crescita. Del fumetto si perdono quasi le tracce, schiacciato dalla popolarità della catena di negozi. Sentendosi defraudato di una sua idea, Abe non nasconde le sue difficoltà a trovare stimoli per una nuova serie: “Pessimista di natura, non facevo altro che trascorre le mie giornate in uno stato di disperazione. Avevo abbandonato il mio lavoro per diventare mangaka, ma era trascorso un anno senza che le mie opere venissero pubblicate. Avevo presentato altri progetti oltre a Yamamoto mimi kaki-ten, ma erano stati tutti quanti bocciati”[4]. Di lì a poco, nasce il progetto per Shinya shokudō, fenomeno editoriale che offre nuova linfa vitale al genere del gourmet manga e del cui successo si è già accennato all’inizio. Ma torniamo per un attimo al tema di questo post, Yamamoto mimi kaki-ten.
Come si intuisce dal titolo, le dieci storie ruotano attorno a un negozio per la pulizia delle orecchie. A gestirlo, una donna di poche parole, dai modi affabili e garbati. Va da sé che la “pulizia delle orecchie” è chiaramente un pretesto, un escamotage per raccontare storie in cui la “rimozione di un ostacolo” è fondamentale per la crescita interiore del personaggio. Dopo aver fatto appoggiare la testa del cliente sulle proprie gambe, la signora Yamamoto esegue la pulizia con maestria e gentilezza, servendosi di un lungo e sottile bastoncino di bambù. Vengono rimossi brutti ricordi, incubi, sogni d’amore mai dimenticati e frustrazioni sessuali. Ciascuna operazione si conclude con un delicato soffio nelle orecchie.
Prendiamo come esempio il primo racconto. Il giovane Tooru frequenta il primo anno delle medie quando incontra per la prima volta la signora Yamamoto. Era stata chiamata d’urgenza per la pulizia delle orecchie del suo bisnonno, un centenario ormai in punto di morte. Quale era il motivo che spingeva quell’uomo morente a richiedere una pulizia delle orecchie come ultimo desiderio? Se lo domanda il piccolo Tooru, ma l’unica risposta che ottiene dai parenti è secca e lapidaria: “È un piacere da adulti”. I dubbi e gli interrogativi restano insoluti fino a quando Tooru non decide di andare a trovare la misteriosa donna: la pulizia delle orecchie gli apre le porte di un nuovo mondo e lo pone di fronte alla piacevole scoperta della propria sessualità.
Difficile stabilire quale dei dieci racconti sia il più bello. Chi mai avrebbe scommesso su un manga che parla di pulizia delle orecchie? Forse nessuno. Eppure, in questo Yamamoto mimikai-ten c’è solo poesia. Il primo racconto, poi, è talmente evocativo e delicato che a stento si riesce a credere un’opera prima. 



[1] Il primo, il secondo e il terzo episodio vengono pubblicati nel 2004, il quarto nel 2005, il quinto e il sesto nel 2006, il settimo nel 2007, l’ottavo nel 2009 e il decimo nel 2010.
[2] È possibile visitare il sito internet di questa catena di negozi all’indirizzo:
  http://yamamotomimikaki.com/
[3] Atogaki: “Kōun de fuun manga” in Yamamoto mimikai-ten, Tōkyō, Shōgakukan, 2010, p. 188.
[4] Ibidem, pp.188-189.

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