Autore: Abe Yarō
Anno di pubblicazione: 2004
Numero di volumi: 1
Edizione consultata: Big
Comic Special
Editore: Shōgakukan
Forse nemmeno il suo
autore, Abe Yarō, avrebbe mai immaginato il successo di pubblico e critica
riscosso da Shinya shokudō
(Ristorante notturno, 2006-), un manga ancora in corso di pubblicazione sulle
pagine di «Big Comic Original»: due
prestigiosi riconoscimenti [migliore serie a fumetti alla 55^ edizione del “Premio
Shōgakukan” (Shōgakukan manga-shō) e Gran Premio assegnato nel 2010 dall’”Associazione mangaka giapponesi” (Nihon
mangaka kyōkaishō)], una candidatura nel 2009 per il “Gran premio dei manga”
(Manga taishō) e una trasposizione
sul piccolo schermo con un terebi
dorama andato in onda per due stagioni tra il 2009 e il 2011.
Nel tentativo, forse non
troppo celato, di far conoscere altri lavori di questo autore improvvisamente
popolare, la casa editrice Shōgakukan decide di pubblicare nel 2010 un volume
monografico dal titolo Yamamoto mimi
kaki-ten (Pulizia orecchie Yamamoto), un’opera apparsa tra il 2004 e il
2010 sempre sulle pagine di «Big Comic
Original». Il primo racconto della raccolta rappresenta il debutto
artistico di Abe, il trampolino di lancio che gli assicura nel 2003 il premio
come miglior artista esordiente alla 53^ edizione del premio Shōgakukan. Abbandonata
la sua carriera, ormai quasi ventennale, da colletto bianco in un’agenzia
pubblicitaria, Abe è finalmente pronto a inseguire il suo sogno di gioventù. La
pubblicazione di Yamamoto mimi kaki-ten,
però, prosegue a singhiozzi (dieci episodi in sei anni) [1],
complice l’apertura nel 2006 di un negozio di mimi kaki (pulizia delle orecchie) chiamato proprio Yamamoto mimi kaki-ten [2]. Troppe
coincidenze per essere solo una “coincidenza”? Sta di fatto che se da una
parte il manga viene presto dimenticato forse a causa di una pubblicazione
aperiodica, il negozio conosce un’improvvisa popolarità. A tal proposito, il
commento di Abe è piuttosto esaustivo: “A livello legale sembrava non ci fosse
alcun tipo di problema, ma come autore, non ero affatto contento”[3]. La peculiarità
del negozio è tale che in breve tempo anche la stampa e la televisione iniziano
a interessarsi al fenomeno e, complice il successo, si rende necessaria l’apertura
di nuove filiali per far fronte a una domanda in continua crescita. Del fumetto
si perdono quasi le tracce, schiacciato dalla popolarità della catena di negozi.
Sentendosi defraudato di una sua idea, Abe non nasconde le sue difficoltà a
trovare stimoli per una nuova serie: “Pessimista di natura, non facevo altro
che trascorre le mie giornate in uno stato di disperazione. Avevo abbandonato
il mio lavoro per diventare mangaka,
ma era trascorso un anno senza che le mie opere venissero pubblicate. Avevo
presentato altri progetti oltre a Yamamoto
mimi kaki-ten, ma erano stati tutti quanti bocciati”[4]. Di
lì a poco, nasce il progetto per Shinya
shokudō, fenomeno editoriale che offre nuova linfa vitale al genere del gourmet manga e del cui successo si è già
accennato all’inizio. Ma torniamo per un attimo al tema di questo post, Yamamoto
mimi kaki-ten.
Come si intuisce dal
titolo, le dieci storie ruotano attorno a un negozio per la pulizia delle
orecchie. A gestirlo, una donna di poche parole, dai modi affabili e garbati. Va da sé che la “pulizia delle orecchie” è chiaramente
un pretesto, un escamotage per raccontare storie in cui la “rimozione di un
ostacolo” è fondamentale per la crescita interiore del personaggio. Dopo aver
fatto appoggiare la testa del cliente sulle proprie gambe, la signora Yamamoto
esegue la pulizia con maestria e gentilezza, servendosi di un lungo e sottile bastoncino
di bambù. Vengono rimossi brutti ricordi, incubi, sogni d’amore mai dimenticati
e frustrazioni sessuali. Ciascuna operazione si conclude con un delicato soffio
nelle orecchie.
Prendiamo come esempio il primo racconto. Il giovane Tooru frequenta il primo anno delle medie quando incontra per la prima volta la signora Yamamoto. Era stata chiamata d’urgenza per la pulizia delle orecchie del suo bisnonno, un centenario ormai in punto di morte. Quale era il motivo che spingeva quell’uomo morente a richiedere una pulizia delle orecchie come ultimo desiderio? Se lo domanda il piccolo Tooru, ma l’unica risposta che ottiene dai parenti è secca e lapidaria: “È un piacere da adulti”. I dubbi e gli interrogativi restano insoluti fino a quando Tooru non decide di andare a trovare la misteriosa donna: la pulizia delle orecchie gli apre le porte di un nuovo mondo e lo pone di fronte alla piacevole scoperta della propria sessualità.
Prendiamo come esempio il primo racconto. Il giovane Tooru frequenta il primo anno delle medie quando incontra per la prima volta la signora Yamamoto. Era stata chiamata d’urgenza per la pulizia delle orecchie del suo bisnonno, un centenario ormai in punto di morte. Quale era il motivo che spingeva quell’uomo morente a richiedere una pulizia delle orecchie come ultimo desiderio? Se lo domanda il piccolo Tooru, ma l’unica risposta che ottiene dai parenti è secca e lapidaria: “È un piacere da adulti”. I dubbi e gli interrogativi restano insoluti fino a quando Tooru non decide di andare a trovare la misteriosa donna: la pulizia delle orecchie gli apre le porte di un nuovo mondo e lo pone di fronte alla piacevole scoperta della propria sessualità.
Difficile stabilire
quale dei dieci racconti sia il più bello. Chi mai avrebbe scommesso su un
manga che parla di pulizia delle orecchie? Forse nessuno. Eppure, in questo Yamamoto mimikai-ten c’è solo poesia. Il
primo racconto, poi, è talmente evocativo e delicato che a stento si riesce a
credere un’opera prima.
[1] Il primo, il secondo e il
terzo episodio vengono pubblicati nel 2004, il quarto nel 2005, il quinto e il
sesto nel 2006, il settimo nel 2007, l’ottavo nel 2009 e il decimo nel 2010.
[2]
È possibile visitare
il sito internet di questa catena di negozi all’indirizzo:
http://yamamotomimikaki.com/
[4]
Ibidem, pp.188-189.


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